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Capitolo V° - Lo stato dell’arte nel primo lustro degli ‘80

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Conviene ora tracciare un profilo delle librerie almeno su alcune questioni di importanza sistemica

 

  • La gestione economica e finanziaria : i due concetti, nella testa dei librai, in primis del coordinatore, erano perfettamente interscambiati, una forma doppia, a lungo equivocata, di due rami della gestione in un gioco continuo di prevalenza ora dell’uno ora dell’altro; per la verità Antonini ci giocò molto bene, sfruttò fino in fondo l’animosità e l’abilità negoziale tanto "del Romano" quanto dei direttori nel chiedere, e quasi sempre ottenere, incrementi di sconto d’acquisto e incrementi di depositi e riporti a nuovo

 

L’ aumento dello sconto nei primi ’80 poggiava un po’, ma poco, sull’incremento dello sconto di anagrafica, e molto di più sul gioco delle copie gratuite nella cosiddetta tredicesima mista alle condizioni di massima: 1 copia gratuita su tre titoli per un totale di 11 copie: la tredicesima diventava undicesima e il libraio doveva essere abile a giocarsi la copia gratuita sul titolo che aveva le migliori chances di vendita; ottenuto il miglioramento da un fornitore, si passava al successivo, il quale, nel timore di perdere terreno, più presto che tardi, concedeva le nuove condizioni; i fornitori più attrezzati naturalmente recuperavano le copie gratuite invendute con gli accrediti di rese, ma i direttori e i loro collaboratori, schede del libro alla mano (progenitrici del concetto di scorta minima) si rivelavano abbastanza abili e abbastanza prudenti nello sfruttare al meglio le condizioni; queste stesse, inizialmente concesse nella cedola redatta dal venditore editoriale, ben presto si estesero al rifornimento del libraio dato che il fornitore poteva leggere sulla scheda di libreria in quale data aveva concesso la 6 in anticipazione di tredicesima: questa si chiudeva quindi con una 6/7 o una 5/6; in tutto ciò "il Romano" e C. Conticelli furono maestri


 

  • L’incremento di deposito e poi di riporto a nuovo poggiava invece su un altro pilastro della gestione, pienamente condivisa e sfruttata da Antonini: primo non pagare, ossia la fornitura di base doveva essere finanziata dall’editore/fornitore e successivamente adeguata in ragione dello sviluppo del fatturato o per rilanciarlo

 

Il termine fatturato era volutamente lasciato nel vago da entrambe le parti: i venditori avevano i loro report vendite, grosso modo equivalenti agli acquisti delle librerie, queste avevano i loro schedoni, le famose schede gialle, nelle quali registravano entrate e vendite mensili; in caso di contrasto, i direttori Feltrinelli esibivano l’arma della scheda gialla e con questa generalmente mettevano fine alle lamentele dei venditori su fatturato e rese
 

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Inge_Feltrinelli
Bauletto di Mnemosyne
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