top of page
Vai

I'm a paragraph. Click here to add your own text and edit me. It's easy.

Capitolo VI° - Tre passi difficili

cless_1.png

Lo sviluppo informatico nella dinamica di assortimento

Senza tanto rumore apparvero le scorte minime: il blando algoritmo occhieggiava compiacente al passato recente senza impegnarsi sul futuro; si perfezionò l’Inquiry con abbondanza di accorgimenti, si perfezionò il task della prenotazione clienti, davvero molto funzionale nella ricerca e definizione dell’oggetto desiderato, ricco nei servizi offerti, incluso l’avviso automatico di disponibilità tramite sms e e-mail; si perfezionò il Trovatitoli, con la possibilità di "vedere" le giacenze nei negozi di catena, arrivarono anche i report-fucile di resa novità e catalogo, tramite i quali si potevano facilmente identificare i titoli da rendere secondo parametri temporali, quantitativi e qualitativi elaborati a livello di esperti e per i quali vennero condotti test in diversi negozi; insomma la fucina di Efesto continuava a funzionare fervida e creativa

La corsa rallentò quasi di colpo intorno al 2005, quando organizzazione, modalità di assortimento, politica commerciale e format risultarono ben consolidati e il mostro Fnac apparve azzoppato dalla fiera e tempestiva rimonta delle Feltrinelli: in pochi anni queste erano radicalmente cambiate, avevano molto innovato e potevano ritenere di aver raggiunto un nuovo apogeo

Le vicende economiche, si sa, vanno a cicli, quindi tutto sta capire quando un ciclo sta per concludersi e iniziare per tempo a progettare sul nuovo che avanza: così accadde anche al gruppo librario-musicale, che con strabiliante rapidità si era scosso dall’immobilismo di quasi tutti gli anni ‘90; gli rimaneva tuttavia sul groppone il peso del ritardo di cultura commerciale e organizzativa: la costruzione di un modello gestionale era perciò una specie di corsa a handicap durante la quale ogni tanto capita di inciampare, cadere, rialzarsi per riprendere con qualche ammaccatura; vuoi per la fretta, vuoi per le esperienze eterogenee o le reciproche diffidenze e infine per la anacronistica difesa del "fortino perfetto", il nuovo modello, lo ribadiamo, anziché fondere le tre culture fatte convergere a forza nel corpo ansimante, le giustappose e le stratificò: il vecchio modello della libreria rappresentava il vecchio per antonomasia, la preparazione tecnico informatica e procedurista della Ricordi era terreno favorevole all’innovazione, la laicità estraniante della Grande distribuzione organizzata era invece considerata il vero potente fattore innovativo

Quest’ultimo fattore, considerato necessario nella visione deterministica della società e purtuttavia sostituibile in appropriato modello di autonoma elaborazione rinchiuse i librai nel fortino; costoro, quasi fossero montati alla rovescia sul nuovo cavallo non videro e perciò non aggredirono la brughiera; per qualche anno la crisi finanziaria iniziata nel 2008 nascose le difficoltà interne, ad essa si aggiunse la bravura di Amazon, comodo oggetto di analisi dell’ineluttabile, così che le lacune e le incoerenze del nuovo modello gestionale risultarono sotto pietosi veli ascose, in danno ai tratti salienti dell’offerta prima ancora che alle vendite


 

314

Inge_Feltrinelli
Bauletto di Mnemosyne
bottom of page