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Capitolo I° - Il Cambiamento, L’ informatica e l’ uomo nuovo

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Il 1999, abbiamo visto, è l’anno cerniera in cui si aprono l’ultima libreria del ciclo iniziato nel 1985 e il pilot Fer-net a Vigevano; la prima chiude il ciclo delle "librerie su misura" con la grandeur di Milano Duomo, il secondo apre invece il ciclo dei negozi misti e con ciò la prospettiva di importanti investimenti, estensione e diversificazione dell’offerta del gruppo Feltrinelli

Parte molto bene Milano Duomo e parte molto bene anche Vigevano: il bell’avvio di quest’ultimo stempera le ansie dei progettisti e dell’ad e li riempie di soddisfazione; vedono allargarsi l’orizzonte delle sviluppo Antonini e l’uomo nuovo da poco entrato in Feltrinelli, quel Dario Giambelli arruolato in primavera con la missione precisa di informatizzare, svecchiare, riorganizzare, innovare e creare le condizioni di ripresa degli investimenti





Autunno 1998: un omone grande e grosso affianca silenzioso e con un sorriso serafico, a tendere appena un po’ i baffi, il gruppetto di direttori Feltrinelli che taglia per il lungo i corridoi del magazzino Mondadori: nel megamagazzino i vittoriosi potevano finalmente vedere in funzione il mostro e il suo Sorter; quello strano animale elettro-meccanico-informatico, che aveva manifestato la sua perversione per lungo tempo nei confronti delle librerie lasciandole a secco di rifornimenti fino ai cinquanta giorni, sembrava finalmente domato; vuoi per scopi istruttivi vuoi per riappacificare gli animi, le Feltrinelli avevano organizzato una spedizione nella campagna veronese durante la quale, divisi in due gruppi e con la pazienza e le conoscenze di due dottissimi mondadoriani, i direttori Feltrinelli finalmente cominciavano a vedere un po’ di logistica distributiva; sarebbe seguita di lì a breve identica escursione nel nuovo magazzino centrale di Messaggerie libri

A uno dei due gruppi, in incognito e ignorato, si era aggregato il nuovo direttore generale delle Feltrinelli, non ancora ufficialmente presentato; così DG fece la sua prima conoscenza della congrega, famosa, famigerata e temuta a quei tempi, nei quali molta negoziazione, di prodotto e di spazi espositivi, passava proprio dai direttori; dietro quel sorriso sornione DG ascoltava, elaborava, soppesava, valutava gli ignari incursori, che così mostravano in piena libertà pregi, difetti e virtù



Giambelli entra con il ruolo di Direttore generale, D.G., che faceva doppio uso come iniziali e come sigla della sua funzione; un gradino sotto Antonini e un gradino sopra i D.d.c. libri e HE, il rag.Milan del comparto amministrativo e Somenzi, leguleio di grande fama; quest’ultimo proveniva dalla Ricordi e aveva assunto la funzione di gruppo di reggere la direzione del personale e degli affari generali: abilissimo azzeccagarbugli, gentile, fermo, tenace e di grande acume
 

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Inge_Feltrinelli
Bauletto di Mnemosyne
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