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Capitolo III° - Nella fucina di Efesto fervono le attività

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Il successo dei primi Fer-net e il piedone di Fnac che si allungava sulle terga del gruppo Feltrinelli un po’ raddrizzarono quell’incedere malcerto di fine anni ‘90; tra l’altezzoso e il narciso il gruppo, specie nel comparto librario, ma anche nel comparto della dirigenza Ricordi di inizio 2000, si mostra alquanto riluttante a cambiare pelle e testa, aspetto, sostanza e logos, timoroso di riprodursi in una rinnovata essenza per una temuta contaminazione dell’identità: metabolè temuta come fattore di distruzione delle identità; Fer-net e Fnac costituiscono una potente spinta per quella effe maggiore di Feltrinelli a percorrere la nuova strada del negozio ad assortimento misto di prodotti per la cultura e l’intrattenimento: libri, musica registrata, home video, videogames, giochi per adulti, ragazzi e bambini, cartoleria: tutti questi prodotti andarono a convivere sotto lo stesso tetto; rimasero tuttavia sdegnosi distinguo a frapporsi alla simbiosi e alla fusione vera e propria, nonostante gli sforzi di Efesto; forse non si alimentava a sufficienza il fuoco per paura di bruciare tutto o forse mancava quel fattore di catalizzazione che era stato in impersonato all’inizio da G.G. Feltrinelli, poi da Inge, Bertini, Conticelli, Belledi e infine dal D.d.c.; un Efesto zoppo ci sta, come di tradizione, ma un Efesto imbelle e timido pare un po’ grottesco

Sia come sia, dopo la spinta e qualche spintone, l’alta dirigenza realizza rapidamente che il gruppo, con quell’assetto e quei format, aveva raggiunto la frontiera dello sviluppo nei prodotti tradizionali e perciò imprime una propria spinta su format e fronte di offerta

La nuova frontiera si era vista per bene con i Fer-net dunque e ancora meglio con il primo Megastore a Napoli

Com’era la nuova frontiera? Finis o limes? Linea di demarcazione o soglia di commistione?

Non se ne aveva un’idea precisa; si fronteggiavano e si guatavano con timore, tremore, stupore, sospetto tre gruppi diversi, tre esperienze diverse accomunate per necessità in un progetto unico; l’ obiettivo era di mettersi al passo con le mutate aspettative dei clienti e con questi sopravvivere dando risposte adeguate anche alle minacce e agli attacchi concorrenziali

Due gruppi, librai e "discai", orrido termine col quale si nominavano i professionisti della Ricordi, diffidavano l’uno dell’altro e ciascuno desiderava affermare la propria superiorità storica, professionale e gestionale: i librai, analfabeti informatici e fortissimi cultori del prodotto, erano finiti nella retroguardia recalcitrante all’innovazione, i "discai", informatizzati e "tecnocrati", da poco liberatisi del grigiore che caratterizzava la loro storia immediatamente pre feltrinelliana, erano finiti all’avanguardia per retrocessione altrui; l’avanguardia era identificata come tale vuoi per l’alfabetizzazione informatica vuoi per l’approccio procedurista ai processi operativi e organizzativi che tanto favoriva l’ ascesa del terzo gruppo, composto dalla nuova dirigenza e dai nuovi quadri di sede provenienti in gran numero dalla GDO; finì che costoro parvero ostentatamente tecnocrati per volontà di affermazione della propria superiorità gestionale su entrambi i gruppi, dediti al reciproco guatarsi diffidenti quando non si perdevano a guardarsi l’ombelico

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Inge_Feltrinelli
Bauletto di Mnemosyne
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