Una Corsa a Perdifiato

Il 1984 è l’anno in cui sembra non succedere niente, ma qualcosa succede, non per eventi subitanei ed eclatanti, ma per maturazione di condizioni finalmente favorevoli allo sviluppo

L’innovazione di lay out procede nelle librerie apripista, con gli inevitabili stop and go, ma procede

Il finanziamento del monte merci continua a migliorare, le condizioni base di ingresso degli editori si stabilizzano, il fronte editoriale, con l’eccezione di qualche frangia, si adegua alle condizioni richieste dalle Feltrinelli

Lo sconto dai fornitori rimane comunque terreno di dura contrattazione, irto di trucchi ed espedienti per alzarne la soglia, tuttavia lo sconto a consuntivo tende a salire, non al galoppo, ma sale e in modo costante: alzare il margine per impiegarlo nello sviluppo era vitale

L’organizzazione delle librerie tende ad amalgamarsi, i processi operativi si assomigliano sempre di più, le Feltrinelli cominciano a convergere verso una comune connotazione

I direttori nell’incontrarsi con regolarità sotto la guida del loro D.d.c. aumentano gli scambi di esperienze, con il risultato di migliorare la gestione un po’ di tutti: schede gialle e bilancini vengono assimilati piuttosto bene e perciò le gestioni migliorano in razionalità

Si estende e diventa sistematica la rete di accordi commerciali a livello di catena: siamo alla centralizzazione commerciale dei fornitori maggiori, necessaria e finalmente avviata

Buona la dinamica salariale, buona la dinamica delle carriere territoriali, conflittualità pressoché assente; il dinamismo orizzontale si configura come molla potentissima di attrazione e sviluppo

Il buon andamento dell’editore rafforza il valore dell’insegna e quindi la capacità penetrativa delle librerie: l’editore è sempre il fattore guida e trainante

Il gruppo dirigente è solido, sicuro, vivace, determinato