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Capitolo V° - La formazione per la nuova fase di sviluppo

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"Ora, siccome gli uomini non possono creare nuove forze, ma soltanto unire e dirigere quelle che esistono, essi non hanno altro mezzo per conservarsi che quello di formare per aggregazione una somma di forze che possa prevalere sulla resistenza, mettendole in moto per mezzo di un unico impulso e facendole così agire di concerto" ( Rousseau: Il contratto sociale, Eianudi 1966)





La formazione degli allievi viene concepita con modalità interdisciplinare, quindi a più merceologie, in modo da far loro assumere da subito la visione a 360 gradi come si amava molto dire nel gergo feltrinelliano, per non dire delle esercitazioni a 1.080 sugli ottagoni; a fine corso gli allievi sarebbero tuttavia stati indirizzati secondo attitudini sul prodotto e, nei casi di eccellenza, per attitudini a ruoli di responsabilità, vuoi di direzione di negozio vuoi di direzione di prodotto; i corsi allievi furono interamente finanziati dalla Feltrinelli; agli allievi veniva corrisposto un regolare stipendio, a loro si rimborsavano le spese di viaggio per ritornare ad intervalli regolari al villaggio natio, nonché di vitto e alloggio, quest’ultimo affittato direttamente dalla funzione del personale

Una sera d’ottobre sullo stesso treno da Milano a Padova viaggiavano, in vagoni diversi , il l.p.c. e un’allieva silenziosa e guardinga; la giornata era filata veloce; nel pomeriggio il l.p.c., neoformatore, ancora una volta per caso, aveva tenuto una tiratissima aula agli allievi della nuova covata; nei primi 2000 la formazione d’aula era tenuta dal D.d.c. oramai pensionato, e di quando in quando integrata, on demand, dal l.p.c.; si era alla fine dell’età dei lucidi, con le lavagne luminose che proiettavano brevi testi spesso scritti a mano con pennarelli di vari colori sui fogli in acetato : bello l’effetto, molto creativa la stesura a mano libera, niente bisticci tra proiettore e P.C. naturalmente

Un’aula muta aveva ingurgitato una sfilza di concetti in parte oscuri, in parte complicati dal dubbio; a fine aula gli allievi dovevano mettersi in viaggio per la destinazione loro comunicata durante la razzolata mattutina

Un’allieva si avvicina al l.p.c. e lo informa che alla libreria di Padova era stata destinata lei: sguardo fermo, parlata campana di incerta attribuzione, pallore tendente al verdino stinto; bene, allora andiamo le dice senza altro aggiungere il l.p.c.; all’arrivo in stazione , nel buio male illuminato, il l.p.c. le dà indicazioni per raggiungere la foresteria e l’orario per il giorno successivo in libreria

L’allieva per la verità non veniva valutata tra le più brillanti del gruppo, non faceva impressione la sua parlata misurata e professionale (era un’allieva interna proveniente dalla piccola libreria di Salerno), niente frasi scoppiettanti, che per altro avrebbero avuto un effetto avverso nella valutazione del l.p.c.



 

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Inge_Feltrinelli
Bauletto di Mnemosyne
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