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Capitolo VI° - I primi interventi di rete

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L’intervento a Torino



Non per nostalgica rimembranza, ma per dare conto dei punti di forza e debolezza paradigmatici delle Feltrinelli, apriamo l’argomento Torino anni ’82 e ’83, la libreria più scostata in quegli anni, l’unica oggetto di intervento lungo nel tempo e profondo nelle attività svolte in quel biennio

La libreria di Torino si era avviata piuttosto male, un direttore non torinese in una città allora molto chiusa e divisa, un monte merci esagerato e tagliato evidentemente male nel suo profilo assortimentale, una conformazione disgraziata dei locali, sia pure in un sito di prestigio come piazza Castello, una situazione rovinata da venditori famelici e dalla vista corta, un cambio di direzione piuttosto rapido per correggere una situazione difficile sul piano finanziario, un successivo e non azzeccato cambio di direzione per il rimpatrio del secondo direttore nella sua sede

Di conseguenza la libreria stentava, dall’ultimo cambio di direzione ci si aspettava una buona e stabile affermazione in città e invece no: "la libreria non decolla" telefonò il D.d.c. al l.p.c. , attivo in una libreria emergente per vendite e per la propensione innovativa con interventi di profondità radicali che potevano forse dare anche a Torino risultati buoni



Il locale era ed è a quattro livelli, come già detto, dal piano terra non si intravedono né il primo né i due sotto; l’ingresso è un budello che porta ad una sala quadrata non ampia e il piano finisce lì, dedicato alla narrativa, alle novità più importanti, disposte sui banchi, più qualche occasionale proposta

Al primo piano bella sala ampia, scala per salire bella lunga e che nulla fa intravedere fino allo sbarco; c’erano tutti gli altri settori, a parte Ragazzi, che stava al primo interrato; ancora più sotto, nel cosiddetto infernotto, un magazzino strapieno di libri, moltissimi Feltrinelli, ma anche molto altro, girelli, sagomati, espositorini, espositoroni di ogni foggia e grandezza, una vera giungla in cui diventava ogni giorno più difficile districarsi
 

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Inge_Feltrinelli
Bauletto di Mnemosyne
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