top of page
Vai

I'm a paragraph. Click here to add your own text and edit me. It's easy.

Capitolo IV° - Dalle utili antichità alle anticaglie

cless_1.png

Aggiorniamo la strumentazione operativa e gestionale





Scheda del libro: a vall delle due decadi ‘70 - ‘80 la scheda evolve nell’assumere colorazioni diverse in relazione alle zone della librerie; inconsapevolmente si delineano le grandi aree di secondo livello( 1° livello libri, 2° grandi aree, 3° settori); l’obiettivo consapevole era invece di snellire la divisione serale per la consegna ai repartisti; erede della gloriosa schedina bianca monocolore degli anni ’60-’70, evidenziava la sequenza temporale degli ordini; se l’ultimo ordine era stato di 1 copia la scheda non veniva controllata: quell’unica copia risultava appunto venduta; quasi sempre quell’ 1 veniva ripetuto senza troppo pensarci su: il tempo era quello che era, per essere tempestivi con gli ordini bisognava accelerare, quindi i librai si concentravano sulle schede con ordini antecedenti maggiori di 1; facendo un po’ a spintoni con i clienti nelle ore di punta serali, i librai verificavano le giacenze, rapidamente facevano una loro valutazione, in alcuni casi reinfilavano la scheda nella prima o seconda copia di pila, in altri segnavano a matita il loro ordine; le schede venivano poi suddivise per fornitore in un casellario, dal quale venivano poi prelevate per scrivere, a mano, i fax ai fornitori; negli ultimi anni ’90 si rese necessario trascrivere anche il codice ISBN altrimenti i fornitori avrebbero ritardato la lavorazione per la necessità di identificare comunque i codici dei titoli richiesti; scritti e spediti i fax, le schede venivano avvolte nei fogli degli stessi fax, come sandwich di vario spessore e inviate al casellario del magazzino, dove sostavano in attesa delle forniture; da lì il magazziniere le avrebbe prese per inserirle nuovamente nei libri da rimettere in vendita; le schede dei libri riportavano gli estremi di ciascun titolo, il distributore nei casi degli editori minori, il codice ISBN, il settore o reparto, la data dell’ordine, la quantità ordinata; in caso di mancata evasione dell’ordine la quantità richiesta veniva cerchiata e il magazziniere vi apponeva la risposta ricevuta; in questo caso le schede diventavano quindi "negative"; queste venivano inserite nei casellari di zona così che il libraio potesse dare risposta certificata al cliente e, per i fornitori che non tenevano prenotazione, poteva dopo un po’ di tempo riproporre gli ordini inevasi; i libri consegnati ma privi di scheda in casellario magazzino, venivano inoltrati in area vendita con un bell’ elastico e toccava al libraio riscontrare la negatività, aggiornare la data e la quantità quindi inserire la scheda

224

Inge_Feltrinelli
Bauletto di Mnemosyne
bottom of page