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Capitolo IV° - La libreria perfetta, l’orizzonte incerto

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I punti di forza di fine periodo

 

  • La rete vendita è molto più estesa e numerosa rispetto a dieci anni prima: dalle tredici prima di Palermo alle ventiquattro-venticinque del 1993, a seconda di come si conti l’International di Firenze, trasformazione della precedente Feltrinelli di via Cavour: da Torino a Palermo, la Feltrinelli corre su lungo tutta la penisola ed è presente in tutte le città più significative del mercato librario

 

Crescono ancora le vendite in valore assoluto e cresce l’incidenza nel mercato italiano, quest’ultima soprattutto per merito delle recenti aperture di librerie grandi; crescono il valore dell’insegna, il valore degli spazi commerciali, l’attenzione di venditori e fornitori, la capacità di attrarre clienti: l’insegna Feltrinelli si delinea oramai come insegna leader del mercato del libro in Italia


 

  • Sono state aperte le librerie grandi, che nella distribuzione del libro cambiarono dimensione e qualità di assortimento, gamma di servizi per i clienti e opportunità i fornitori: Roma, Firenze, Padova, Bologna, Genova in particolare presentano librerie di grande offerta e ottime possibilità di soddisfazione per i clienti con importanti miglioramenti, dagli orari di apertura alle capacità informative, al reperimento libri su richiesta e sviluppo delle proposte

 

  • Il lay out risulta fortemente differenziato, articolato, popolato di molti più titoli e molto rinforzato nelle quantità rispetto anche al semi-ciclo chiusosi nel 1988

 

  • Il gruppo si presenta profondamente innovato nell’articolazione dell’offerta: le bandiere editoriali hanno, in parte, ceduto il passo all’organizzazione dell’offerta per aree omogenee e per settori sottostanti che svolgono in modo coerente percorsi utili e di soddisfazione dei bisogni dei clienti: segmentazione e differenziazione, fino ai sottosettori, costituiscono una ricchezza non riscontrabile in altre realtà, a parte i casi di Marzocco a Firenze e Hoepli a Milano

 

  • L’attrezzatura di vendita impiegata, ancorché costosa per via del negozio fatto su misura, si rivela estremamente efficace, specie nell’esposizione facciale, ben coordinata con le strutture di contenimento, eccellente nei suoi pancioni dalla rigorosa scalettatura, capaci di esprimere una grande potenza espositiva di titoli nella fascia delle basse quantità, la più appetita dai clienti perché la più popolosa e la più capace di articolazione per i tanti interessi espressi: l’attrezzatura, pur molto funzionale ed esigente nel richiedere risorse finanziarie, è in realtà poco visibile al cliente, non lo colpisce, è puro e silenzioso supporto; regola base in Feltrinelli per molti anni fu che l’attrezzatura non doveva mai prevalere sul prodotto: l’attrazione era data dai libri ben selezionati e allestiti, non dall’attrezzatura; perciò erano i libri a vestire della loro pregnanza propositiva scorrevoli e pancioni, a colorare la libreria, ad attrarre i clienti e ad interloquire con gli stessi per mezzo dei contenuti di proposta loro trasferiti dai librai in fase allestitiva



 

199

Inge_Feltrinelli
Bauletto di Mnemosyne
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