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Capitolo III° - Dopo Giangiacomo

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" Verso l’una entro nella stanza del camino, c’è la vecchia guardia al completo: Sergio, Giampiero, Silvio, Filippo. Telefonano e i volti sono cupi. La notizia me la dà mia madre. Dallo stomaco risale il pensiero degli abbracci, ma sono i miei ricordi scorticati: serve solo sapere che Inge non mollerà e la vecchia guardia neppure" (Carlo Feltrinelli: Senior service, G.G. Feltrinelli editore – Milano 1999)






In questo scenario, sia pure con qualche sobbalzo a volte amplificato, altre distorto dalle cronache, quattro persone si caricano della responsabilità di mandare avanti l’impresa con le sole forze economiche e finanziarie dell’impresa stessa poiché nessuna risorsa poteva arrivare dal patrimonio di famiglia: Inge Feltrinelli in primis, mente e motore, forza di trascinamento e di motivazione, capace di stabilire contatti in ogni dove, mette a frutto le proprie esperienze di reporter e di "aiuto" negli anni vissuti con G.G. Feltrinelli; prontezza e intelligenza adeguati alla situazione, si muove senza timori e anzi spavalda di fronte ai tanti che tentavano di metterla in difficoltà per le vicende eclatanti e turbolente che l’avevano toccata in quegli anni; Giampiero Brega prende le briglie della produzione editoriale e delle modalità di distribuzione intermedia, che all’epoca vedeva la casa editrice svincolata da contratti di esclusiva per servire i librai direttamente o, a loro scelta, tramite grossisti; Silvio Pozzi, ex "partigiano in bicicletta", si incarica di guidare la Libra, cioè la piccola società delle librerie con l’aiuto dei tre territoriali, infine Giuseppe Del Bo, come da statuto, guida la prestigiosa, a livello nazionale e internazionale, Fondazione Feltrinelli



Poco dopo la scomparsa di G.G. queste persone, con la collaborazione di Silvano Giuntini, creano le condizioni di aggregazione di alcune agenzie regionali di distribuzione e favoriscono la creazione della Dielle, distributore intermedio, che avrà, tra le altre case piuttosto disomogenee, l’esclusiva delle edizioni Feltrinelli; attorno a questo perno si formò una pattuglia di editori della cosiddetta nuova editoria, che molto si dava da fare sul versante dell’innovazione e della proposta di contenuti appropriati alle spinte che venivano da una società in rivolgimento: dai diritti civili, al femminismo, alle lotte operaie, il diritto allo studio, la nuova psichiatria, la nuova pedagogia, nuovi narratori, qualcuno di talento, molti altri rimasti nell’ombra e scomparsi nell’oblio implacabile di quegli anni

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Inge_Feltrinelli
Bauletto di Mnemosyne
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